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Pebeo
Pebeo è un azienda francese leader nel mondo nella produzione di articoli per belle arti come colori ad olio e acrilici nonché prodotti per la decorazione professionale l'hobbismo come colori per stoffa, per ceramica, per seta ecc. Il punto di forza di Pebeo è nell’eccellente rapporto qualità prezzo dei propri prodotti, che sono altamente competitivi ma al tempo stesso...
…di qualità eccellente. Pebeo è infatti riuscita nei decenni ad affinare il proprio know how e diventare l’azienda leader nel settore, almeno in europa nella produzione e distribuzione di materiale per’lobbismo professionale (come ad esempio colori per la stoffa, colori per la ceramica, colori per la seta, decorazione in genere, resine pouring painting e molte altre) nonché nelle belle arti (quindi colori acrilici, colori ad olio, acquerelli ecc). L’incomparabile rapporto qualità prezzo fa dei prodotti Pebeo tra i più richiesti nella fascia studio, quindi didattica, principianti, che cercano prodotti di buona qualità con attenzione al prezzo! Sono molte le linee emblematiche che sono richieste da decenni in tutti i licei artistici e in molto corsi d’arte, le vedremo di seguito.
Gli anni 20. La nascita di Pébéo.
Nel 1919, nelle terre di Provenza inizia la storia di Pebeo. La fabbrica iniziale, in cui lavorano circa venti dipendenti, si trova a Saint-Marcel, vicino Marsiglia, ed è servido dall'acqua dal Canal du Béal, che è la principale forza motrice che guiderà la giovane azienda nella crescita negli anni successivi. Inizialmente era una la società di soli prodotti chimici e si chiamava "La Pébéo", nome che viene dalla molecola usata i colori, il protossido di piombo: "Pbo". La pittura pronta non aveva ancora fatto la sua comparsa all'epoca: i pigmenti sino solo in polvere e sono destinati solo ad un uso industriale e professionale. Il '22 segna una prima svolta per Pébéo con la comparsa di Claudius Chaveau. Veniva da Lione, dove studiava chimica, Claudius Chaveau si è costruito la propria esperienza nell'industria familiare della seta e poi nei laboratori dei fratelli Lumière. Era un giovane ingegnere visionario, e viene contattato dall'amministratore di La Pébéo (Dubost) e in poco tempo ne diventa il direttore. Con una forte proprensione alla sfida scientifica e dalla spiccata inventiva al servizio della creazione, Claudius Chaveau introduce nell'azienda i suoi valori, oggi tramandati di generazione in generazione.
Ogni mattina il mulino ad acqua della fabbrica di Marsiglia si metteva in moto: i blocchi di barite si venivano ridotti fino ad una polvere così sottile da diventare impalpabile. E' sotto le pesanti macine di porfido che si realizza la magia del colore. Lentamente e con attenzione, i grandi macchinari mescolano, triturano e affinano i pigmenti e la barite e li trasformano pian piano in colori omogenei e brillanti. Siamo nell'epoca degli inchiostri flessografici e del mastice, questi prodotti erano destinati rispettivamente alla stampa di confezioni di caffè e per farmacisti, vetrai e imbianchini. La loro produzione cesserà con l'arrivo della Guerra, per mancanza di materia prima.
All'inizio degli anni '30, la pittura è ancora un'attività per gli addetti ai lavori, Pébéo inizia quindi a dedicarsi alla ricerca e allo sviluppo. Claudius Chaveau inserisce nuovi modalità produttive che gli permettono di tutelarsi dalla problematica della speculazione sul prezzo del piombo. Tutte le produzioni storiche vengono sostituite da quelle dei pigmenti “giallo e arancio cromo”, si tratta di un pigmento ad alta densità che fino ad allora non era presente nella tavolozza dei pittori, e che diventerà uno strumento essenziale nella pittura impressionista. Nascono in quel periodo anche i pigmenti a base di cadmio e le lacche, così come la macinatura dei colori in polvere ad uso degli imbianchini. Contemporaneamente Claudius Chaveau crea colori che resistono egregiamente a condizioni estreme, ne studia la resistenza dei pigmenti a contatto con l'atmosfera salina, i raggi solari e addirittura in contesti sotto marini. Tutte queste prove di resistenza consentiranno all'azienda, seppur limitatamente, di progettare prodotti per la segnaletica.
Gli anni 30. Nasce il colore pronto all'uso.
Per lungo tempi gli artisti e artigiani hanno preparato i loro colori in completa autonomia, utilizzando i pigmenti progettati dalle rare aziende di pittura, erano pochissime. L'accesso alle materie prime era complesso e il procedimento di preparazione era lungo e complesso. Si trattava dell'impastare i colori, lasciarli fermentare e, dopo averli allungati, setacciarli. Il metodo era dispendioso, dovendo dipendere dal dosaggio del legante, e gli impasti erano grossolani, dato che la sottigliezza delle polveri era troppo granulosa, mancavano i contenitorio ermetici per conservare i colori. Nel 1934 Pébéo riesce a sviluppare, con tutte le difficoltà dell'epca, i primi colori "pronti all'uso", scatenando una rivoluzione. All'inizio, i tubetti di pittura a olio sono destinati alla pittura di alto livello, complice anche il costo, ma ciò consente ai negozi del tempo di iniziare a mostrare i colori di Pébéo per le strade, aiutando l'azienda a diventsare sempre più nota. Dei tubetti "pronti all'uso" sono disponibili in 15 colori, e conquistano velocemente la fiducia degli artisti, facendo entrare in poco tempo la ditta Pébéo nel mondo dell'arte.
Nl corso del XIX secolo vennero scoperti i cosiddetti pigmenti organici (sintetici) che hanno acquistato il proprio spazio di mercato e sostituito progressivamente i pigmenti minerali. A partire dal 1935 La Pébéo si dedica proprio a questo argomento e la fabbrica si impregna del profumo del beta-naftolo. Il vapore irrompe nei calderoni dell'azienda, dove vengono distillati naftalene, catrame di carbone, benzene e antracene per diventare pigmenti organici. Nasce quindi una vasta gamma di colori completamente nuovi. La metà degli anni '30 segna anche l'inizio dell'avventura familiare, quando il giovane Robert Chaveau scopre la professione sulle orme del padre Claudius.
Gli anni 40. Colore per tutti.
Con lo scoppio della guerra, l'intera industria soffre di forte carenza di materie prime. Grazie all'amico Mario de Andreis che fa da suggeritore, Claudius Chaveau mette insieme chimica e artigianato, sviluppando le prime pastiglie colorate. Questa tecnica produttiva a secco povera di materie prime proietta l'azienda nel futuro. Erano destinate inizialmenre ai soli bambini, queste pastiglie sono presentate sotto forma di tavolette in miniatura poste in piccole lattine di metallo.
Perseguendo la sua indagine sul colore, Robert Chaveau comincia il percorso che lo instraderà verso l'avanguardia artistica a Péano, un luogo emblematico di Marsiglia in cui rinomati pittori si confrontano con artisti emergenti. Lì incontra Pierre Ambrogiani, René Seyssaud e Jean Saussac. A contatto con loro, Robert progetta una nuova formula che risponde alle loro esigenze: la “Super Tempera”. Flessibile da usare, molto pigmentata, ad asciugatura rapida e con una consistenza simile all'olio, la "Super Détrempe" convince subito molti pittori. Tuttavia, il successo commerciale non si concretizza e, vittima della sua stessa visione avanguardistica, la società è costretta ad abbandonare lo sviluppo di questa nuova formula. Dovranno passare 29 anni prima che un prodotto simile faccia capolinea sul mercato: la pittura acrilica.
Gli anni 50. Il risveglio di Pebeo.
All'inizio degli anni 50 inizia una nuova avventura per Pebeo, introduce infatti la gamma scolastica. Dalle tempere in tubetti, agi acquerelli per la gioia degli studenti dell'epoca. In questo periodo infatti Pebeo investe per la realizzazione della pittura ad acquerello, progettata anche grazie al supporto tecnico dell'acquerellista Charles Blocteur.
Claudius Chaveau incontra Célestin Freinet, (insegnante e fondatore della Scuola Moderna, la cui pedagogia si basa sul risveglio del fanciullo) ed iniziano ad immaginare un nuovo tipo di tempera: la tempera liquida. Questa nuova tempera era più elaborata rispetto alla sua versione solo in polvere da preparare, ed è anche molto più semplice da usare. Venica confezionata in grandi contenitori, era perfetta per i corsi di pittura. La collaborazione tra i due non finirà mai: la loro intesa costituisce l'inizio del risveglio artistico di migliaia di studenti dell'epoca e sarà decisiva nella storia della Pebeo
Nel 1952, un altro incontro segna il destino dell'azienda Pebeo. Il rinomato pittore e gallerista Armand Drouant che è anche un produttore di pregiati colori ad olio. Dato che artisti come Braque, Gromaire, Soutine, Buffet e Van Dongen si susseguono nella sua galleria parigina, si vede costretto a cessare la propria attività industriale. La Pebeo acquista il suo stabilimento, we acquisisce i processi produttivi per accedere ai segreti di questo mondo. "Dopo essere stato impastato nelle macchine impastatrici, il colore viene raffinato dalle frantumatrici tricilindriche: la sua finezza è proporzionale alla pressione esercitata sui cilindri e al numero di passaggi eseguiti. Successivamente, viene sottoposto a controlli di qualità in corso di produzione e prima del confezionamento..." Dotata di macchine impastatrici e frantumatrici in granito, Pebeo è all'altezza di partire nel settore del colore ad olio fine. Nel 1953 si introduce il colore ad olio extrafine "Fragonard", seguita da una vasta gamma di vernici per Belle Arti. Lo stesso anno Robert Chaveau entra a far parte dell'azienda. Egli decide di arricchire la gamma di pigmenti, inaugurata qualche anno prima. Il suo entusiasmo e il suo altissimo profilo segnerà la storia dell'azienda: riferendosi alla sua produzione, parlerà di un "incontro amoroso" in cui "le soluzioni filtrate e colate (...) si fondono insieme per diventare pigmento".
Gli anni 60. L'avventura nel mondo tessile.
Nel 1960 avviene il lancio della gamma di colori per tessuti: "Setacolor". Fino a quel momendo, i pochissimi prodotti per la tecnica artistica di pittura su stoffa non erano ancora sufficienetemente affinati e adeguati per un utilizzo professionale, erano infatti preparati grossolani e poco duratoru. Pébéo riadatta le paste di stampa da sempre utilizzate allora nell'industria tessile, diventando un pioniere del colore sui tessuti a uso domestico e artistico e diventa famoso in particolare per l'ampio utilizzo nelle isole del Pacifico. Sotto il dolce vento degli alisei, i colori splendenti di Pebeo incantano le vahine che adornano i loro parei.
Spinti dalla voglia di distinguersi dalla concorrenza, la ditta Pebeo incrementa ancora la propria gamma: nasce la tempera ultra concentrata da diluire, tempera a dita ("Tacticolor"), pennarelli per disegnare o ancora pittura "Primaria" (ispirata al principio della tricromia di Isaac Newton)... Questa evoluzione è seguita dai famossissimi pennarelli ricaricabili che fanno felici sia gli artisti alle prime armi che i professionisti, come il pittore americano Gordon Onslow Ford, che andrà personalmente in fabbrica per complimentarsi con Robert Chaveau per l'eccellente resistenza dei colori alla luce. In questi anni, Pébéo non smette di studiare materiali, chimica e di cercare di sviluppare ancora nuovi e performanti prodotti. Questa passione porterà i chimici dell'azienda a riunire una serie di sforzi nelle pratiche ancestrali della ceramica e del vitrail. Robert Chaveau, da sempre affascinato dalle tecniche scoperte nelle botteghe del ceramista Salvado, elabora i primi prodotti per la decorazione della ceramica marcati Pebeo, la cui resina, molto dura, consente di di creare pannelli, copertine e rilievi molto belli e decorativi. Seguiranno i poi colori e le vernici vitrail, anch'essi ispirati da un incontro casuale. Non lontano dalla fabbrica di Saint-Marcel, un certo Chauvel, alias Frère Antoine, incontra Claudius Chaveau: cerca una soluzione ingegnosa ed economica per le vetrate della sua chiesa a La Valbarelle, il colore per vetro entra nelle chiese e negli atelier di design, per imitare le antiche vetrate di vetro colorato fatte a mano. Sempre in quegli anni Claude Merle, stampatore, fotoincisore e talentuoso creativo, chiede all'azienda di mettere in piedi un dipartimento di Grafica. Nasceranno numerose innovazioni come l'inchiostro da disegno, l'inchiostro di china o la famosa “Drawing-gum”. È anche il debutto della gamma per il fotoritocco a colori e in bianco e nero, che ha raggiunto il suo apice negli anni '80.
Gli anni 70: "La Pébéo" diventa "Pébéo"
All'inizio degli anni settanta proprio come le produzioni artigianali hanno lasciato spazio alla chimica avanzata, il marketing sta guadagnando terreno, i titolari di Pebeo pensano sia arrivato il momento di ripensare il nome dell'azienda. Fino all'inizio degli anni '70 il marchio era una figura femminile e l'immagine di un'impresa familiare. Adesso però la nuova identità consente a Pebeo di aumentare il suo potenziale e di affacciarsi al mondo.
Alla soglia dei cento addetti in fabbrica e innanzi all'aumento della concorrenza dei grandi player internazionali, la società prende la decisione di interrompere la fabbricazione di pigmenti e pondera i suoi sforzi sul settore della gamma di Belle Arti. Di lì a poco Pebeo introduce l'acquerello extrafine. Questo nuovo prodotto della gamma belle arti è ricco di pigmenti, con un'eccezionale potenziale di diluizione e flessibilità.
Poco dopo, nel '77 per l'esattezza, Pebeo introduce la sua prima linea di colori acrilici, è un'autentica innovazione, si diluisce con poca acqua e si asciuga molto velocemente, finalmente il pittore è libero da ogni vincolo. Pebeo immette sul mercato il primo acrilico interamente prodotto in Francia, è il primo della sua categoria a iniziare con questo tipo di produzione. La sua presentazione di questa nuova linea è accompagnata da un grande concorso nazionale: il Premio Acrilico, che rivela gli artisti Gérard Lainé, Jean Gasnault, Nicole Bottet e Jean-Jacques Surian.
Gli anni 80. La svolta internazionale e la nuova sede
Pebeo ha adesso svariate sedi, la sua gamma di prodotti per i principianti e a uso didattico è molto diffusa. La mission di quel periodo è andare nel mondo, con decisione. Eric Chaveau (figlio di Robert e nipote di Claudio) entra in azienda e segna una nuova svolta Pebeo sul fronte delll'estero. Studia ingegneria chimica e decide di immettere in azienda nuove strategie di esportazione. In soli poco tempo si ha un successo, Pebeo crea una rete di distribuzione lineare, riadattando la propria offerta in diversi paesi. L'epoca è segnata da una crescita internazionale esponenziale, in cui il 40% della produzione totale è destinata all'estero. In breve tempo si ha la necessità di aprire nuovi stabilimenti in Danimarca, Italia e negli Stati Uniti.
Lo stabilimento di Pebeo viene ridisegnato completamente e adattato alle necessità del momento, lo spazio destinato ai suoi laboratori viene incrementato grazie al successo di Pebeo nel mondo. Questo consegue un incrementare del ritmo di produzione nella nuova e splendida sede. La nuova e attuale sede si trova a Gémenos. Stabilimento progettato dall'architetto Maurice Sauzet che richiama l'architettura giapponese. Questo innovativo stabilimento riflette la contemporaneità e i valori innovativi ed evoluti della Pebeo. Si tratta di un luogo che propone appieno, nella sua progettazione, la qualità del lavoro e della vita, è l'allestimento stesso dello stabilimento che motiva il personale Pebeo a non fermarsi mai e continuare a migliorare ed evolvere.
Gli anni 90. Anni di rinnovamento e ricerca
In Pebeo, gli anni '90 iniziano con il premio Namta per l'innovazione. Questo grazie al primo tubo in assoluto di plastica trasparente nel formato da 100 ml destinato al confezionamento di pittura acrilica. In questi anni l'informatica la fa da padrona. Il reparto grafica è sofferente e alcune linee legate all'illustrazione vengono soppresse. Pebeo, grazie all'anzianità del percorso e alla ricerca innovativa, viene selezionata come azienda protagonista per il progetto di ricerca a cura della Commissione Europea: "Crisatel". In prossimità dei laboratori Louvre e della National Gallery di Londra, viene installato uno speciale sistema di archiviazione e gestione delle immagini in HD, questo consente tuttora di avere accesso agli strati di colore di opere d'arte preziose, altrimenti impossibile nella normale esposizione.
"Non abbiamo paura di correre rischi. Gli artisti lo fanno molto più di noi e noi dobbiamo essere all'altezza dei loro sogni". Questo ha detto in un'intervista Eric Chaveau che sostituisce il padre Robert. Il suo slogan è interamente ispirato alla ricerca e alla creatività. Pebeo sta divenendo l'azienda leader francese nella produzione e mdistribuzione di colori per le Belle Arti e accessori. A metà anni '90 si ha l'apertura della seconda sede di Pebeo a Gémenos, un capannone di oltre 5000 mq, che contiene un laboratorio di assoluta avanguardia. La vecchia sede diventa a questo punto una vetrina espositiva delle nuove proposte artistiche. L'azienda Pebeo comincia ad essere protagonista di iniziative di sponsorizzazione di artisti contemporanei.
Un evento tra tanti da menzionare fu quando Pebeo invitò studenti delle scuole d'arte di tutto il mondo. Pebeo fece lavorare per tre giorni gli studenti in totale libertà in dei container! L'evento si chiamava L'Estivale de Pébéo, si svolse sulle spiagge dell'Escale Borely a Marsiglia. Le opere portavano di messaggi di amore e di creatività, che viaggiarono in tutti i continenti. Poco dopo Pebeo ricevette il premio Cézanne per l'eccellenza nella logistica e per la revisione completa della sua catena di produzione e spedizione, ottenendo un altissima efficienza.
Gli ultimi venti anni
Intorno al millennio Pebeo apre un nuovo stabilimento in Tunisia, questa nuova realtà offre opportunità di lavoro in loco ed è un anello di congiunzione fondamentale nelle attività di confezionamento del prodotto già in essere a Gémenos. E' anche per merito di questo nuovo stabilimento che i prodotti della gamma economica e scolastica possono continuare ad esistere per divertire gli studenti di tutto il mondo e mantenere le fondamenta di Pebeo. Questa ottica di internazionalizzazione porta alla creazione di una sede di produzione a Kunshan, vicino Shanghai, con gli stessi standard qualitativi di Géménos. L'impianto in Cina è un autentico successo. Si tratta di uno stabilimento perfettamente ottimizzato e progettato per la qualità della vita delle persone. Parallelamente alla sua espansione internazionale, Pebeo non abbandona le sue radici e si immerge nel mondo dell'arte, nel cuore del bacino marsigliese. Nel 2003 l'azienda da il proprio contributo al fondare l'associazione “Mécènes du sud” (Mecenati del sud), lo scopo è fornire suppoorto e mezzi agli artisti emergenti.
Il 2007 fu un anno importantissimo per Pebeo. Ottiene infatti il riconoscimento come miglior PMI francese in Cina, e ottiene l'etichetta di "Impresa patrimonio vivente": un premio molto importante che riempie di orgoglio l'azienda e i francesi. Siamo alle porte degli ottana anni di gloriosa attività dedicati a qualità, all'innovazione. Ed è anche un modo di riconoscere il merito delle donne e degli uomini dietro il successo di Pebeo, che portano tutti il loro prezioso contributo in azienda, ogni giorno.
In qiuesti anni una nuova moda si affaccia, parliamo della decorazione d'interni. Pebeo non poteva non cogliere l'opportunità lanciandosi in una nuova sifda con con la nuova gamma “P.BO Déco”. Un sistema di decorazione a metà strada tra hobby creativi e tecniche tradizionali. Questi nuovi colori sono disponibili sia in versione colori ad olio che come colori acrilici, e affascinano fin da subito anche gli artisti più affermati, come Robert Combas, che ne elogia la versatilità. Da semplice fabbrica di colori, Pebeo diventa progressivamente un produttore di artisti di livello.
Pebeo aumenta ulteriormente il budget dedicato alle sponsorizzazioni, organizzazione e partecipando ad eventi come la Cow Parade (2007), l'Affordable Art Fair di Pechino (2008), o il Pébéo Bus, partito per incontrare gli studenti spagnoli nelle scuole d'arte (2009).
Antoine Chaveau entra in azienda, ed è la quarta generazione, la Pebeo si rivolge sempre più agli gli artisti contemporanei, aumentando le collaborazioni e le iniziative. Continua a perseguire la vocazione iniziale, che era educativa, sviluppando anche dei moduli interattive: scoperta di nuove opere, e iniziazione alla creazione e alle tecniche artistiche.
Nel 2012 viene inaugurato a Géménos un omaggio vivente ai colori e a chi li crea. Uno spazio interamente dedicato alla mediazione culturale con uno sguardo dietro le quinte delle invenzioni, della storia e dei talenti di Pebeo. Nel 2013 Marsiglia viene eletta Capitale Europea della Cultura. In questa occasione, Pébéo accoglie Marie Angeletti, che si immerge nel cuore dell'azienda per quasi sei mesi. Nel 2014 Pebeo apre a Londra un locale interamente dedicato alla pittura e agli artisti da tutto il mondo. Poco dopo nascono gli innovaitivi prodotti "Fantasy Prisme", "Fantasy Moon" e "Mixed Media" oltre che i famosissimi pennarelli "4Artist Marker": un'offerta dalla versatilità unica che viene premiata ancora una volta dalla Namta (2014) per il suo carattere semopre più innovativo. Queste novità osano e sperimentano come mai visto prima e in un numero infinito di applicazioni, dove la pittura si evolve, si proietta nel futuro, e si contorce in colori e texture mai visti prima.
Nel 2019, la Pebeo festeggia i cento anni di colore e innovazione, sempre per l'arte a tutto tondo, grazie alla continua curiosità e creatività degli industriali che l'hanno portata avanti. Parliamo di un secolo di sfide, passato a reinventarsi e superare nuovi limiti, con l'obiettivo di creare nuove passioni, risvegliare i sensi, aprire le menti al colore. Pebeo festeggia questo glorioso anniversario storico organizzando un altro grande concorso internazionale. L'evento registrò più di 1500 iscrizioni, si è concluso con una semifinale a Parigi, una finale a Londra e una mostra in giro per il mondo. Una serie di eventi artistici si svolsero per le strade di Londra, dove Pebeo invita diversi artisti contemporanei di fama internazionale a occupare il quartiere di Brick Lane a Shoreditch. Zona privilegiata della street art, e ospita le opere di Frak One e Said Dokins, che presentano il loro lavoro di calligrafia, oltre a un murale di Frank Pelegrino e Ludovilk Myers, riuniti per la prima volta. L'artista sud coreano Young-Sung Kim imbastisce una grande conferenza sulla sua pratica dell'iperrealismo, e Nancy Wood offre una visione privilegiatga della sua tecnica con la resina. Per la Pebeo, il 2019 è anche una nuova opportunità per affinare ancor più la sua vocazione educativa. Ospitata da Fred del canale BeauxArts.fr, la "Pébéo Art Academy" fa la sua comparsa su Youtube. Qui si divulgano consigli, suggerimenti, e tutorial pratici formano in una proposta video destinati ad artisti e appassionati dell'arte. Per Pebeo questo anniversari è segnato dallo sviluppo sostenibile. Sostenendo gli artisti di oggi e quelli di domani, in questa circostanza Pebeo inaugura la pasta da modellare 100% naturale e i suoi primi inchiostri vegetali biologici, anche i packging delle confezioni vengono rivisitati in chiave ecologica, preferendo plastica biodegradabile. I nuovi prodotto sono rispettosi dell'ambiente e dei più piccoli e sono realizzati a base di pigmenti vegetali e minerali, provengono da agricoltura biologica no-OGM, sono senza glutine, senza solventi e 100% vegani. Pebeo è ormai parte della storia e del presente, se immette, umilmente nel futuro, e questo è adesso nelle mani di ogni suo cliente appassionato.
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